Ci sono molti modi di viaggiare. Qualcuno viaggia nella propria stanza, qualcuno viaggia nella propria memoria, qualcuno nel proprio giardino. Qualcuno invece viaggia in luoghi sconosciuti, dentro visioni, ricordi, paesaggi sconosciuti.” Abiti come opere Il progetto nato in collaborazione con l’artista Chiara Camoni, ha come tema l’allestimento di abiti come opere. Realizzato all’interno di un cortile coperto di un palazzo del novecento nella zona di Brera, il progetto si costituisce di due parti: le grandi teche, e la quadreria. Le grandi teche, realizzate con l’uso di un unico profilo metallico, sono state concepite come dei grandi reliquiari dentro i quali l’abito si presenta come un’opera, da osservare nella sua preziosità. I pezzi della collezione Holliday&Brown by Mantero diventano così elementi di una composizione, parti ricomposte di una sola unità artistica. Lo studio della pianta è stato dettato dagli elementi architettonici esistenti del palazzo, il rigido asse prospettico che conduce dal portone di ingresso al giardino ha costituito l’elemento su cui rapportare la composizioni delle grandi teche nel cortile.
Milan, 2006
Ci sono molti modi di viaggiare. Qualcuno viaggia nella propria stanza, qualcuno viaggia nella propria memoria, qualcuno nel proprio giardino. Qualcuno invece viaggia in luoghi sconosciuti, dentro visioni, ricordi, paesaggi sconosciuti.” Abiti come opere Il progetto nato in collaborazione con l’artista Chiara Camoni, ha come tema l’allestimento di abiti come opere. Realizzato all’interno di un cortile coperto di un palazzo del novecento nella zona di Brera, il progetto si costituisce di due parti: le grandi teche, e la quadreria. Le grandi teche, realizzate con l’uso di un unico profilo metallico, sono state concepite come dei grandi reliquiari dentro i quali l’abito si presenta come un’opera, da osservare nella sua preziosità. I pezzi della collezione Holliday&Brown by Mantero diventano così elementi di una composizione, parti ricomposte di una sola unità artistica. Lo studio della pianta è stato dettato dagli elementi architettonici esistenti del palazzo, il rigido asse prospettico che conduce dal portone di ingresso al giardino ha costituito l’elemento su cui rapportare la composizioni delle grandi teche nel cortile.
Milan, 2006